Agevolazione Credito di Imposta
Per le aziende del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) è possibile sia per il 2018 che per il 2019 usufruire di un credito d’imposta fino al 45% per investimenti di beni strumentali. Sono disponibili 200 milioni di euro nel 2018 e 100 milioni di euro nel 2019. E’ possibile usufruire di questo importante incentivo recuperando fiscalmente gran parte dell’ investimento senza sottrarre liquidità all’azienda.
I Dettagli sull’agevolazione
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta per gli acquisti di beni strumentali nuovi realizzati dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, e destinate a strutture produttive situate nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, e nelle zone assistite delle regioni Molise, Sardegna e Abruzzo.
E’ stato approvato l’emendamento del governo al decreto legge per il Mezzogiorno rafforzando l’esistente credito aumentandolo fino al massimo consentito dall’Unione Europea. Sono possibili e agevolati investimenti, rendendo così possibile usufruire del credito d’imposta senza drenare liquidità all’attività corrente dell’impresa e usufruendo di uno strumento finanziario rapido e fiscalmente conveniente.
Nello specifico con le modifiche apportate al c.d. Bonus Sud, il beneficio non sarà più calcolato sul costo complessivo dei beni acquisiti al netto degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta, “ma al lordo degli ammortamenti dei beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili, nonché per quelli oggetto dell’agevolazione”. Tra le altre novità viene aumentato per le piccole imprese l’ammontare del costo del singolo progetto di investimento in beni strumentali passando da 1,5 a 3 milioni di euro, per le medie imprese passa da 5 a 10 milioni di euro e 15 milioni di euro per le grandi imprese. Inoltre viene abolito il divieto di cumulo con altri aiuti di Stato e agevolazioni per le imprese.
Il credito d’imposta Sud è differenziato sulla base delle dimensioni aziendali, a partire dal 2017 entreranno in vigore le nuove soglie:
- il 45% per le piccole imprese (contro il precedente 20%);
- il 35% per le medie imprese (contro il precedente 15%);
- il 25% per le grandi imprese (contro il precedente 10%).
Destinatari di tale beneficio sono tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, individuabili in base all’articolo 55 del TUIR, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, che effettuano nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate nelle seguenti aree: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise, Abruzzo.
Sono agevolabili gli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativi all’acquisto, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio”. Pertanto, risultano agevolabili gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie relativi alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti di mera sostituzione in quanto gli stessi non possono essere mai considerati “investimenti iniziali”; i beni autonomamente destinati alla vendita (cd. beni merce), i materiali di consumo. Inoltre, i beni oggetto di investimento devono caratterizzarsi per il requisito della “strumentalità” rispetto all’attività esercitata dall’impresa beneficiaria del credito d’imposta.
I soggetti che intendono avvalersi del credito d’imposta devono presentare apposita comunicazione all’Agenzia delle entrate esclusivamente in via telematica fino al 31 dicembre 2019. L’Agenzia delle entrate comunica alle imprese l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta. In esito ai predetti controlli, qualora non sussistano motivi ostativi, l’Agenzia delle entrate comunica l’autorizzazione all’utilizzo in compensazione del credito d’imposta. Il beneficiario può utilizzare il credito solo in compensazione,presentando il modello di pagamento F24, con il codice “6869”, esclusivamente tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. La compensazione del credito può essere esercitata a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito.
Supponiamo che una piccola impresa realizzi investimenti per 100mila euro e che, per semplicità, non esistano ammortamenti da decurtare. In una simile circostanza, l’azienda in questione potrà operare gli ammortamenti su un importo di 130mila euro. Non solo. A questo potrà aggiungere anche il credito d’imposta maturato sull’acquisto, nella misura pari a 45 mila euro (45%): un mix che prospetta un’occasione molto interessante da un punto di vista tributario .
Con la Circolare n. 12/E del 13/04/17 inoltre si prevede:
- l’ammissibilità dell’intero territorio della Sardegna al credito d’imposta
- l’aumento delle aliquote applicate al credito d’imposta fino alla misura massima prevista dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, con il passaggio dal 10% al 25% per le grandi aziende, dal 15% al 35% per le medie e dal 20% al 45% per le piccole imprese;
- l’aumento del limite massimo dei costi agevolabili relativi a ciascun progetto di investimento, che sale da 1,5 a 3 milioni di euro per le piccole imprese e da 5 a 10 milioni per le medie imprese, mentre è confermata la soglia di 15 milioni di euro per le grandi imprese;
- la determinazione del credito d’imposta sulla base del costo complessivo dei beni acquisiti e non più al netto degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili;
- la possibilità di cumulare il credito d’imposta con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che insistano sugli stessi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalla normativa Ue.
CIRCOLARE UFFICIALE AGENZIA DELLE ENTRATE