Agevolazione Credito di imposta 2019 (Bonus Sud)
Il Credito d’imposta per i beni strumentali nuovi (Bonus Sud) è un’agevolazione prevista dalla precedente Legge di Stabilità per gli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 a favore dei soggetti con reddito di impresa che acquistano beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Il bonus investimenti Sud 2019 prevede un credito d’imposta, pari a:
45% per le piccole imprese,
35% per le medie imprese
25% per le imprese più grandi.
Tale beneficio fiscale, è stato introdotto per la prima volta dall’articolo 18 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, e prevedeva, per i soggetti titolari di impresa, la possibilità di beneficiare di un credito di imposta per gli investimenti beni strumentali, di importo unitario almeno pari a euro 10.000, nella misura del 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali elencati nella divisione 28 della Tabella Ateco 2007 e realizzati nei 5 periodi di imposta precedenti, e con la possibilità di escludere dal calcolo della media, il periodo in cui l’investimento è stato maggiore.
Inoltre, il decreto legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, ha anche modificato la normativa del credito d’imposta, nel seguente modo:
estendendo l’agevolazione a tutta la regione Sardegna;
aumentando le aliquote del credito d’imposta: dal 10% al 25% per le grandi aziende, dal 15% al 35% per le medie e dal 20% , al 45% per le piccole imprese;
aumentando il costo massimo agevolabile per ciascun progetto di investimento;
dando la possibilità di beneficiare del credito d’imposta con altri aiuti di Stato e con gli aiuti de minimis, nei limiti dell’intensità o dell’importo di aiuti più elevati consentiti dalla normativa europea.
Il bonus investimenti Sud 2019 spetta a:
- Soggetti titolari di reddito di impresa che effettuano investimenti in beni strumentali da destinare alle aree produttive con sede in una delle seguenti regioni del Mezzogiorno: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Pertanto, possono accedere al bonus investimenti Sud ed ottenere il credito di imposta per l’acquisto nuovi beni strumentali, le imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione, a prescindere dal settore economico e dal regime contabile adottato, fatta eccezione del settore: industria siderurgica, carbonifera, costruzione navale, fibre sintetiche, rasporti e delle relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, settori creditizio, finanziario e assicurativo e alle imprese in difficoltà.
Ricordiamo inoltre che i beni strumentali nuovi acquistati con il bonus investimenti Sud 2019, devono essere destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno.
Possono inoltre beneficiare del credito di imposta anche gli enti non commerciali solo per la parte dell’attività commerciale eventualmente esercitata.
Il credito di imposta che spetta con il bonus investimenti nel Mezzogiorno, è utilizzabile solo ed esclusivamente in compensazione con il modello F24 tramite Entratel, se si rivolge ad un intermediario, Fisconline se dispone del Pin Agenzia delle Entrate.
Il bonus investimenti 2019 per il Mezzogiorno è valido per gli investimenti realizzati dal 1° gennazio 2016 al 31 dicembre 2019.
Per fruire del credito d’imposta, le imprese interessate al bonus, devono presentare all’Agenzia delle Entrate un modello di domanda nel quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.
Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno successivo alla data di
rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.
Il requisito principale che deve possedere il bene per essere ricompreso nell’agevolazione è che deve essere un bene strumentale all’attività dell’imprese beneficiaria del credito di imposta ovvero essere un bene durevole e utilizzato come strumento di produzione nel processo produttivo dell’impresa.
Non sono beni strumentali agevolabili, i beni merce destinati alla vendita, quelli assemblati o beni concessi in comodato d’uso a terzi: anche in questo caso i beni sono agevolabili a condizione però che i suddetti siano strumentali all’attività e quindi funzionali alla produzione.
L’altro requisito fondamentale per accedere al credito di imposta è che i Beni strumentali siano nuovi, per cui non vi rientrano quelli usati ma quelli esposti in show room si dal momento che tali beni vengono esposti dal rivenditore a scopo dimostrativo funzionale alla vendita per cui rientra nella nozione “novità“.
Il bene per beneficiare del credito d’imposta deve essere destinato a strutture ubicate nel solo territorio italiano.
Sono da ritenersi agevolabili i beni acquisiti in leasing e quelli tramite locazione finanziaria con opzione di acquisto finale.