Proroga per il 2021 per il Bonus Sud ed il credito di imposta per investimenti 4.0
Industria 4.0, bonus potenziati in Legge di Bilancio 2021 e proroga anche per il Bonus Sud
Credito d’imposta potenziato per le imprese che investono in ottica 4.0
Con la legge di bilancio 2021 si ha una rimodulazione degli incentivi industria 4.0 ed il rafforzamento dei crediti d’imposta.
Il documento di programmazione annuncia non solo la proroga al 2021, ma anche il potenziamento e la rimodulazione degli incentivi Industria 4.0 in manovra.
In particolare:
Il credito di imposta per investimenti 4.0
La Legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020) e il Piano Transizione 4.0 hanno prorogato il Credito d’imposta 4.0 per le imprese che investono nell’acquisto di beni strumentali nuovi, che “favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0”.
Sono previste tre diverse aliquote:
- il 50% del valore degli investimenti fino a 2,5 milioni;
- il 30% del valore degli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni;
- il 10% del valore degli investimenti da 10 a 20 milioni.
Le imprese possono accedere alle agevolazioni del piano Transizione 4.0 anche se le hanno già sfruttate negli anni precedenti, a prescindere dalla cifra già “agevolata”.
L’impresa deve fornire evidenza che il bene:
- possiede tutte le caratteristiche tecniche vincolanti previste dalla legge;
- è interconnesso al sistema di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Per i beni con valore inferiore a 300.000€, può essere sufficiente una auto-dichiarazione fatta dal legale rappresentante dell’impresa. Per i beni con valore superiore a 300.000€ serve una perizia tecnica asseverata.
Per i beni “non 4.0″ si applica il credito d’imposta per beni generici al 10%.
Scadenza
Per usufruire del Credito d’imposta 4.0 il nuovo bene strumentale deve essere acquistato e “connesso” ai sistemi aziendali entro il 31 Dicembre 2022 oppure entro il 30 giugno 2023, a patto che l’ordine e il pagamento di almeno il 20% a titolo di acconto siano effettuati entro il 31 dicembre 2022.
Il Credito di Imposta al 50% sarà valido per tutto il 2021.
Dal 01/01/2022 il Credito Imposta 4.0 sarà al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni, al 20% da 2,5 milioni a 10 milioni e al 10% da 10 milioni a 20 milioni.
Vantaggi per le imprese
- Esigere un Credito d’imposta del 50% già da gennaio 2021, in compensazione attraverso 3 quote annuali con qualunque tributo (IVA, imposte, contributi…)
- Immediatezza del recupero: già un mese dopo la perizia, si recupera il 50% come credito di imposta Industria 4.0 (esempio su 10.000 € = 5.000 €) ai quali si aggiunge il 45% di Credito d’Imposta del Mezzogiorno, Bonus Sud (esempio su 10.000€ = 4.500€ )
- A differenza dell’Iperammortamento, il Credito d’imposta 4.0 è valido per tutte le imprese, anche quelle che non generano utili.
- Risparmio fiscale molto rilevante, pari almeno al 74% del valore del bene acquistato.
- Agevolazione cumulabile con altre normative quali: Nuova Sabatini 4.0, Incentivi alla patrimonializzazione e Credito d’Imposta per il mezzogiorno e Credito d’imposta sisma, Bando Macchinari Innovativi, Bando Isi Inail.
A quali beni si applica
Beni strumentali il cui funzionamento è controllato o gestito da remoto.
Caratteristiche necessarie
Per accedere all’agevolazione, i beni devono sempre soddisfare tutte le seguenti caratteristiche:
- Controllo per mezzo di computer/centraline
- Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con scambio di informazioni
- Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo
- Interfaccia uomo macchina semplici e intuitive
- Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro
Devono anche rispondere ad almeno due tra le seguenti caratteristiche:
- Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
- Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro
- Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo.
Il credito di imposta per il Mezzogiorno
La Legge di bilancio 2021 proroga, poi, per ulteriori due anni il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali effettuati nel Mezzogiorno (Bonus Sud). Sono agevolati gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2022. Gli investimenti devono essere effettuati da imprese ed essere destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna, Abruzzo e Molise. Per le ultime due regioni sono agevolati solo alcuni comuni o parte di essi.
Il bonus investimenti al Sud
La Legge di bilancio 2016 ha previsto un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali effettuati nel Mezzogiorno d’Italia (Bonus sud). La normativa riprende precedenti agevolazioni adottate per favorire lo sviluppo delle regioni del Sud. In particolare il bonus spetta per gli acquisti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, anche mediante leasing, di: macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive nuove o già esistenti.
Il bonus può essere richiesto indipendentemente dal regime contabile o di determinazione del reddito adottato. Difatti, anche i contribuenti forfettari possono beneficarne.
Tuttavia, il credito di imposta non trova applicazione per le imprese in difficoltà finanziaria e per quelle operanti nei seguenti settori: industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture nonchè della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche. Sono esclusi anche i settori del credito, della finanza e delle assicurazioni.
Il credito d’imposta richiedibile
L’agevolazione opera in base a percentuali legate alla dimensione dell’impresa che effettua l’investimento e dal territorio a cui lo stesso è destinato.
Dunque, l’agevolazione spetta sui costi complessivi sostenuti e nella misura massima del:
- 45% per le piccole imprese (costi ammissibili 3 milioni di euro),
- 35%per le medie (10 miliani di euro) e
- 25 % per le grandi (15 milioni di euro).
Al contrario, il credito opera nella misura del 30, 20 e 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese situate nelle regioni di Abruzzo e Molise.
Nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016 il Credito è attribuito nella misura del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese.
Il bonus deve essere rideterminato laddove, i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione.
In molti casi tali incentivi possono essere cumulati ottenendo un risparmio sotto forma di credito d’imposta dal 55% all’85% e con leasing e finanziamento senza togliere liquidità all’azienda.
La proroga nella Legge di bilancio 2021: proroga bonus sud fino al 31 dicembre 2022
La Legge n°178/2020, Legge di bilancio 2021, dispone la proroga del credito d’imposta sia per il 2021 che per il 2022. Dunque, la Legge di bilancio proroga il bonus sud fino al 31 dicembre 2022.
Senza tale intervento di proroga il credito d’imposta sarebbe stato limitato agli investimenti effettuato fino al 31 dicembre 2020.
La proroga al 31 dicembre 2020 era stata disposta dalla Legge di bilancio 2020.
Ad ogni modo, grazie alla Legge di bilancio 2021 sono agevolati anche gli investimenti effettuati nel 2021 e nel 2022.
Rimangono invariate le condizioni e i limiti di accesso sopra evidenziati.
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